Può un libro affascinarti solo dalla copertina? Beh questo con me ha funzionato benissimo.
Sono rimasta per anni molto diffidente dall'avvicinarmi a questo autore, però la mia solita foga di capire come va il mondo e le mode ha fatto sì che io alla fine cedessi e dunque lo presi in prestito alla mia "ex" biblioteca di fiducia.
In un primo momento l'ho criticato sin dal principio per le troppe attenzioni verso i classici spagnoli, che comunque non sono conosciuti come lo possono essere quelli inglese, americani, francesi o tedeschi. Perché si sa, la Spagna ha sempre giocato un ruolo secondario durante il periodo letterario, non per altro sono pochi coloro i quali si sono distinti per il genio della creazione.
Dunque citarne così tanti, per un pubblico medio-basso, non credo sia stato molto adatto in quanto non tutti hanno una cultura tale da conoscerli, io feci il liceo linguistico e di letteratura straniera ne ho fatta parecchia assai, dunque non è stato un problema capire a cosa si riferisse e di cosa volesse intendere e da una parte devo dire mi ha fatto anche piacere, ma laddove ciò non è specificato, secondo il mio insulso parere, è inappropriato.
Ma passiamo oltre, beh alla fine mi è piaciuto. Un thriller ben strutturato, dei grandi momenti di suspance e pathos mi hanno fatto amare/odiare questo libro, mi ha fatto sorridere e anche commuovere, una storia brillante e innovativa che mi ha lasciato un bellissimo ricordo.
Questo Daniel Sempere, un ragazzo del tutto normale, alla fine si ritrova essere il protagonista della storia del libro che ha letto, una cosa geniale per alcuni versi e per i più acuti prevedibile, ma niente paura: io non rientro tra quelli, dunque godo del privilegio di poter apprezzare ogni libro perché non riesco a pensare al dopo e dunque identificare subito il finale, me lo "godo" fin in fondo.
Mi ha fatto emozionare e mi ha messo anche una certa inquietudine che credo nessun'altro libro mi abbia mai messo addosso, che dire, ho sempre rifiutato questo libro e ora mi ritrovo quasi a provare piacere se si dovesse ripresentare a me l'occasione di leggerlo.
Insomma mai lasciarsi oscurare da pregiudizi, leggete sempre anche ciò che pensate non leggereste mai, e fidatevi, perché sono sempre quei libri che vi stupiranno come nessun'altro. Insomma il mix di sentimenti che scaturisce questo romanzo è fantastico, il cimitero dei libri dimenticati è qualcosa di magnifico.
Zafon in questo libro si è rivelato un grande scrittore con una cultura magnifica e spero che se mai mi ritroverò a leggere altri suoi libri mi faranno lo stesso effetto di questo.
Sinceramente io non ne ho ricavato una morale, ma nella totalità mi ha lasciato esterrefatta, sarà che è stato il primo libro thriller che leggevo quindi fa questo effetto, ma non saprei.. a voi ha lasciato una particolare morale?